In vista di una possibile rifondazione di un centro-sinistra riformista, anche se al momento non a guida ma vicino alle forze socialiste e laiche, si intensificano gli incontri della segreteria nazionale del Partito Socialista Italiano di Maraio.
Tanto urge, alla luce della crisi che investe da alcuni anni il PD, dominato interamente dall’asse, che nel lontano 1992 ha mandato a casa l’ultimo governo a guida socialista, quello di Bettino Craxi, che ben rappresentava in quegli anni non solo il riformismo italiano, ma anche quello dei paesi europei governati dalle socialdemocrazie più evolute: vedi Paesi del Nord Europa, vedi Francia di Mitterand, Germania di Brand e dei suoi successori e dei laburisti inglesi. Durante questi ultimi decenni nulla è stato fatto sul fronte delle riforme, se non una corsa emulativa a destra per contrastare l’avanzata del Centro-Destra con proposte non alternative ma similari per molti aspetti: vedi banche e conquista capitalistica delle imprese cooperative, ecc.
Qualche novità organizzativa spuntò con la nascita del PD . Il riferimento è alle primarie per la scelta dei propri quadri dirigenti politici ed amministrativi. Una forma di democrazia diretta da condividere e da continuare. Per il resto occorre, invece, dopo aver fatto i conti con la storia, di riprendere il cammino interrotto e di formulare alleanze ed intese tra forze democratiche e garantiste e non assembramento ad ogni costo di partiti ideologicamente contrapposti. Occorre muoversi e riprendere il cammino di alternativa di sinistra e laica, ipotizzato dal PSI degli anni’80 e contrastato dall’ex- PCI – PDS che puntava, invece , all‘avvento del cosiddetto compromesso storico.
L’altro tema da tenere presente nell’attuale momento politico è quello dell’ingresso nell’alleanza di centro-sinistra della formazione “Cinque stelle”, partito da considerare giustizialista ed avverso alle tesi dei socialisti. Non dimentichiamoci che fu il loro capo e fondatore il primo ad ironizzare e a chiamarci in TV “marioli”, confondendo le colpe del singolo (comuni a quasi tutti i partiti) con quelle di tipo collettivo. Altresì, fraintendendo la predisposizione naturale di aiutare il prossimo riveniente dalla forma mentis dei socialisti, con il voto di scambio, e così via.
È da condividersi appieno la lettera di impegno a firma del segretario nazionale ed inviata a tutti gli scritti. Lettera, quest’ultima, che pubblichiamo integralmente di seguito, al fine di allargare la conoscenza di esso ad un maggior numero di iscritti e simpatizzanti:
“ Care compagne e cari compagni,sono settimane molto intense per il Paese alla prese con la difficile uscita dalla pandemia, una campagna vaccinale che non decolla e il rischio di ulteriori ricadute economiche su un tessuto sociale già sfibrato da oltre un anno di restrizioni per cittadini, lavoratori e imprese. In questo quadro la situazione politica è in notevole movimento, e il nostro partito, sulla base dell’indirizzo espresso dalla Direzione nazionale del 27 marzo scorso, è «impegnato nel proprio percorso politico con la propria autonomia organizzativa», auspicando da un lato il «coinvolgimento dei tanti socialisti in un progetto comune attorno al PSI» e avviando dall’altro «un dialogo con le forze laiche, ambientaliste, europeiste, liberali e socialiste per rendere competitiva la sinistra riformista italiana a partire dalle prossime elezioni amministrative e che sia di rilancio per tutto il centrosinistra». Nelle ultime settimane ho pertanto avuto alcuni incontri di confronto politico e programmatico con molte forze politiche del centro sinistra, e, più di recente, con il leader di Azione, Carlo Calenda, con il nuovo segretario nazionale del PD, Enrico Letta, e da ultimo con il segretario della UIL, Pierpaolo Bombardieri, oltre che una interlocuzione istituzionale con il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.
Sono stati incontri molto proficui e costruttivi, ai quali ne seguiranno altri, che hanno consentito in taluni casi di riannodare fili del dialogo un po’ allentati, oppure di cucirne di nuovi nell’ottica di un protagonismo dei Socialisti nell’Italia che cambia. La stella polare che segue la nostra azione è sempre la stessa. Autonomia di partito ma politica di relazioni con i soggetti del centrosinistra, senza veti né pregiudiziali perché abbiamo il dovere di esplorare prima e scegliere poi la strada migliore per il rilancio del socialismo italiano, a cominciare dalle sfide elettorali nei Comuni del prossimo autunno. Con la consapevolezza che il rilancio passa anche e soprattutto dalla nostra capacità politica e elettorale. Per arrivare a questi appuntamenti abbiamo messo in cantiere lo svolgimento di una Conferenza programmatica e di organizzazione e abbiamo avviato la Scuola di formazione politica “Carlo Tognoli” che sta ricevendo una attenzione crescente dentro e fuori il partito. Le proposte sui temi dovranno essere concentrate e chiare e su queste dovremo impegnarci.
A partire da quelle emerse nelle varie occasioni di confronto con i gruppi dirigenti regionali e locali. Nelle prossime settimane ci dedicheremo più in profondità alla preparazione delle elezioni amministrative, a cominciare da Roma, con l’obiettivo di partecipare alla costruzione di un nuovo centrosinistra, aperto, plurale e coeso in vista delle sfide epocali che il Paese dovrà affrontare. Servirà quindi un supplemento di sforzo e impegno da parte di ciascuno di noi, al centro come in periferia, per dare forma e sostanza al socialismo del futuro. È una bella avventura da vivere con passione e coraggio. Al lavoro. Fraterni saluti. Enzo Maraio”.
Apprezziamo tantissimo l’avvio della Scuola di formazione politica “Carlo Tognoli”, un compagno, quest’ultimo, che, chi scrive, ha avuto modo di conoscere al Congresso Nazionale PSI di Porta Genova, a Milano (maggio 1989, vedi Foto), quando egli era sindaco stimato della città. Era piccolino, ma tutto pepe, quando si trattava di difendere la classe dei più deboli. Qui, come risaputo, si parlava da decenni solo la lingua socialista e la modernizzazione e le conquiste operaie erano a portata di mano.
Ci incontrammo a pranzo presso un’ampia struttura di ristoro, ubicata al primo piano di uno stabile. Lui era seduto ad un tavolo, assieme ad altri personaggi di spicco dell’Amministrazione e del Partito. Io e gli altri compagni della sinistra lombardiana lo eravamo ad un convivio vicino. Ci presentammo e scambiammo qualche parola a fine pasto. Rammento che nei locali contigui scoprimmo casualmente che si giravano delle riprese, non so se di cinema o di televisione. Bene siffatta scuola di ‘educazione degli adulti’ nella città che ha sperimentato in passato positivamente tale tecnica presso la Società Umanitaria, patria del sistema “ Montessori” , della scuola di formazione professionale nei vari mestieri e per Assistenti Sociali, ecc. Qui, sempre per merito di guide socialiste, si sperimentò per la prima volta la nuova scuola media, non più selettiva, ma solo formativa, che trovò la sua sistematizzazione definitiva con la legge di riforma. Ad maiora, Enzo!
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.