Qual è la procedura in Puglia per accreditare una RSA o una Casa di Riposo per Anziani?
Angelo Riky Del Vecchio
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E' un progetto ambizioso ma Gli anziani di Rignano Garganico sono sempre più numerosi e bisognosi di assistenza.
Chi non vuole la RSA o la Casa di Riposto per Anziani a Rignano Garganico adduce spesso motivazioni aleatorie che non hanno fondamento. Certo la procedura di accreditamento non è semplice, ma non è nemmeno troppo complicata. Anzi è stata resa più snella dalle ultime normative regionali e grazie all’apporto fattivo del governatore della Regione Puglia Michele Emiliano.
La procedura è articolata in due fasi:
- Autorizzazione al funzionamento: questa fase è finalizzata a verificare che la struttura risponda ai requisiti minimi strutturali, organizzativi e di personale previsti dalla normativa vigente.
- Accreditamento istituzionale: questa fase è finalizzata a verificare che la struttura fornisca prestazioni sanitarie e socio-sanitarie di qualità, in linea con gli standard regionali.
Autorizzazione al funzionamento.
Per ottenere l’autorizzazione al funzionamento, il soggetto gestore della struttura deve presentare una domanda alla Regione Puglia, corredata da una documentazione che attesti il rispetto dei requisiti minimi previsti dalla normativa vigente.
La documentazione richiesta include:
- Atto costitutivo e statuto del soggetto gestore;
- Planimetria dell’immobile in cui si svolgerà l’attività;
- Relazione tecnica sulla struttura e sulle attrezzature;
- Organigramma del personale;
- Programma di attività.
La Regione Puglia, entro 60 giorni dalla presentazione della domanda, può rilasciare l’autorizzazione al funzionamento, oppure può richiedere integrazioni o modifiche alla documentazione presentata.
Accreditamento istituzionale.
Per ottenere l’accreditamento istituzionale, il soggetto gestore della struttura deve presentare una domanda alla Regione Puglia, corredata da una documentazione che attesti il rispetto degli standard regionali di qualità.
La documentazione richiesta include:
- Piano di qualità;
- Relazione annuale sulle attività svolte;
- Schede di valutazione delle prestazioni.
La Regione Puglia, entro 60 giorni dalla presentazione della domanda, può rilasciare l’accreditamento istituzionale, oppure può richiedere integrazioni o modifiche alla documentazione presentata.
Requisiti minimi per l’autorizzazione al funzionamento
I requisiti minimi per l’autorizzazione al funzionamento di una RSA o di una Casa di Riposo per Anziani in Puglia sono i seguenti:
- Struttura: la struttura deve essere ubicata in un immobile idoneo, dotato di spazi adeguati per le attività di assistenza, cura e riabilitazione (quindi difficile immaginarla nell’ex-Scuola Elementare “Padre Antonio Maria Fania”, servirebbe una struttura ex-novo);
- Attrezzature: la struttura deve essere dotata di attrezzature idonee alle attività di assistenza, cura e riabilitazione;
- Personale: la struttura deve disporre di un organico di personale qualificato e adeguato al numero di ospiti (Medico di Base che funge da direttore sanitario, Direttore di Struttura, Responsabile delle Attività Sanitarie, Infermieri, OSS, Fisioterapisti, Educatori Professionali, Assistenti di Base, Addetti alle Pulizie ed altro).
Standard regionali di qualità per l’accreditamento istituzionale.
Gli standard regionali di qualità per l’accreditamento istituzionale di una RSA o di una Casa di Riposo per Anziani in Puglia sono i seguenti:
- Assistenza sanitaria: la struttura deve garantire un’assistenza sanitaria completa, in linea con le linee guida nazionali;
- Assistenza socio-sanitaria: la struttura deve garantire un’assistenza socio-sanitaria personalizzata, in linea con i bisogni dei singoli ospiti;
- Qualità delle prestazioni: la struttura deve garantire prestazioni di qualità, in linea con gli standard regionali.
Per ulteriori informazioni sulla procedura di accreditamento di una RSA o di una Casa di Riposo per Anziani in Puglia, è possibile consultare il sito web della Regione Puglia: LINK.
Non serve granché, serve solo la volontà di realizzarla e di trovare i finanziamenti ad hoc o puntare sull’apporto dei privati.
Ad esempio il Comune potrebbe utilizzare i fondi rivenienti dalla vendita della Casa di Napoli, lasciata dal compianto Giuseppe Ricci alla comunità di Rignano Garganico.
Giornalista, scrittore ed Infermiere. Dirige il quotidiano sanitario nazionale www.assocarenews.it.
