“È assurdo che nel 2020 non abbiamo acqua in casa… le condotte dell’acquedotto arrivano a pochi chilometri ma sembra che noi famiglie di Borgo Tressanti non meritiamo questo servizio“:
è questo l’urlo dei cittadini della frazione più grande del Comune di Cerignola, ormai da due mesi senza acqua corrente.”Siamo emarginati più che mai“: proseguono i cittadini di Borgo Tressanti, arrabbiati con la politica locale che sembra non fare nulla per provare a risolvere questo grande disagio. Le famiglie sono in crisi: Borgo Tressanti ha circa 800 residenti e ci sono oltre 60 famiglie senza acqua. Il problema deriverebbe dall’interruzione del servizio della SIA, l’azienda ormai fallita che per oltre 20 anni si è occupata del trasporto dell’acqua potabile, ma a nessuno pare importare. Anzi a tenere banco alle richieste dei cittadini è un vile rimpallo di responsabilità tra Comune di Cerignola e Acquedotto Pugliese, che va avanti da tempo. Ogni giorno queste famiglie, dalla storica frazione agricola di Cerignola, sono costrette a percorrere 24 chilometri (12 all’andata e 12 al ritorno) per recarsi a Borgo Mezzanone per riempire le taniche di acqua, almeno per gestire i bisogni domestici essenziali. Una situazione davvero surreale che pare non trovare spazio nell’agenda politica, dal momento che il servizio mediante autobotti (che già tamponava una situazione che perdurava da lungo tempo) è stato interrotto dalla Commissione Prefettizia, la quale sostiene che deve invece essere assicurato dall’Acquedotto Pugliese. Intanto una intera borgata è costretta a pagarne le conseguenza e a fare a meno di un servizio essenziale. Nel 2020, in provincia di Foggia, senza che alcuno se ne preoccupi.
N.B. Comunicato stampa di Samantha Berardino.
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.