Sono 26 i comuni della provincia di Foggia che rischiano l’estinzione nei prossimi 15 anni, tra cui Rignano Garganico. Ne parlavamo già qualche settimana fa in un precedente servizio. Ora il Governo cerca di mettere al riparo i piccoli centri attraverso l’elargizione di finanziamenti ad hoc. Serviranno a poco, però, se non si invertirà la tendenza.
Per farlo occorre invogliare le imprese e gli imprenditori locali e non solo ad investire nel paese, puntando su risorse locali e creando posti di lavoro con azioni mirate ed intelligenti.
I piccoli centri possono puntare su quello che possono offrire: la natura, la storia, la cultura, la fese, le tradizioni eno-gastronomiche. Ma anche su ciò che non hanno: servizi alla persona, servizi socio-sanitari, servizi essenziali. Senza le aziende del territorio e senza attirare in loco investimenti esterni, questi piccoli borghi sono quasi tutti destinati a sparire nel volgere dei prossimi tre lusti.
Oggi un servizio apparso du FoggiaToday.it lo spiegava senza equivoci di sorta.
Ben 21 comuni del Subappennino rientrano tra i destinatari delle risorse stanziate dal Ministero dell’Interno, di concerto con quello dell’Economia e Finanze, per fronteggiare lo spopolamento. Il fondo, istituito con una dotazione complessiva di 50 milioni di euro per l’anno in corso, vede tra i beneficiari 26 comuni della Capitanata. A quelli dei Monti Dauni (Accadia, Alberona, Anzano di Puglia, Biccari, Carlantino, Casalnuovo Monterotaro, Castelluccio Valmaggiore, Casalvecchio di Puglia, Castelnuovo della Daunia, Celenza Valfortore, Celle di San Vito, Deliceto, Monteleone di Puglia, Motta Montecorvino, Orsara di Puglia, Panni, Rocchetta Sant’Antonio, Roseto Valfortore, Sant’Agata di Puglia, Volturara Appula e Volturino), si aggiungono i comuni garganici di Carpino e Rignano Garganico, e quelli dell’Alto Tavoliere Chieuti, Serracapriola e Poggio Imperiale: “Comuni che rappresentano un patrimonio di identità, tradizione, cultura, dalle enormi potenzialità anche sul piano turistico, per gran parte ancora inespresse: per questo sostenere i rispettivi bilanci e garantire nuove opportunità con un fondo a sé stante rappresenta un segnale di un nuovo corso non più semplicemente auspicabile, ma finalmente possibile” ha spiegato l’on. Marialuisa Faro, componente della Commissione Bilancio della Camera.
Nessuno dei comuni coinvolti ha fatto registrare tra il 2019 e il 2020 un aumento della popolazione.
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Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.
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