Dopo il servizio di ieri sull’indagine ISTAT che ha dichiarato “in fase di estinzione” il Comune di Rignano Garganico ci sono giunte in redazione numerose mail e messaggi WhatsApp di sprono.
Tutte denotano una forte volontà di rimettersi in gioco e di ripartire puntando su tre assi fondamentali:
- creazione di posti di lavoro (servizi, web, turismo, escursionismo, produzioni locali, ecc.);
- sostegno economico e logistico alle imprese (progetti di rilancio delle attività in essere, sostegno alle start up, riattazione delle arterie lungo la piana, internet super veloce, ecc.);
- creazione di servizi rivolti alle persone (salute, vestiario, banca, servizi sociali, fibra ottica e via discorrendo).
Rignano da qualche anno, grazie al lavoro lungimirante della passata Amministrazione Comunale di Vito Di Carlo, e al coraggio dell’attuale Amministrazione Pubblica capitanata da Luigi Di Fiore, è cambiato dal punto di vista estetico e della viabilità interna. E’ stato inaugurato il Museo di Grotta Paglicci, il Centro Anziani, inventata la Panchina sul Belvedere e avviate le progettazioni per il PNRR (che non sono fondi certi ricordiamolo, ma dovranno essere approvate a livello centrale prima di essere erogato qualsivoglia finanziamento). Tutto ciò basta per rendere attrattivo il paese e portare sul territorio le imprese che contano o invogliare quelle che ci sono ad investire? Crediamo di no, serve il coraggio di ammettere che si litiga troppo e che la politica vive ancora di piccoli dispetti e dispettucci, che fanno male solo alla popolazione non politicante e a chi, nonostante tutto, sta mantenendo o creando nuovi posti di lavoro.
Perché non pensare ad un Movimento di Rinascita di Rignano Garganico? Al cui interno inserire i rignanesi in sede e fuori sede che si sono affermati altrove, hanno la mente più aperta e hanno le capacità di progettare il futuro del più piccolo comune del Parco Nazionale del Gargano?
La foto di apertura è di Antonio Gaggiano.
Leggi anche:
Giornalista, scrittore ed Infermiere. Dirige il quotidiano sanitario nazionale www.assocarenews.it.