Incendio di piccole proporzioni, ma assai pericoloso è scoppiato nella serata odierna in un isolato del popoloso quartiere San Rocco, a Rignano Garganico.
Il tutto è stato avvertito da una intensa nuvola di fumo, avvistata attorno alle 19, 40 da alcuni passanti, richiamando sul posto in pochi minuti una marea di gente. Il fumo nero fuorusciva dal tetto dello stabile che un tempo ospitò per vari decenni la Scuola Media del paese. Forse è stata proprio questa la ragione a richiamare tanta gente, sospinta dalla nostalgia, ma nel contempo dalla preoccupazione che qualcosa di grave poteva accadere da un momento all’altro.
E questo anche se dentro il luogo del fuoco non c’era nessuno, perché la famiglia abitante e comproprietaria si trovava da qualche giorno in quel di Milano. In contiguità invece c’erano plessi abitati, in parte da persone anziane e malate. Ragion per cui il primo pensiero dei soccorritori (tanti giovani) richiamati dalla Protezione Civile e dall’associazione ex Vigili del Fuoco Congedo, capeggiati da Gabriele Nido, si sono messi da subito all’opera, facendo chiudere i rubinetti del gas a tutte le abitazioni vicine, allertando nel contempo i Vigili del Fuoco.
Nel giro di mezzora circa gli stessi sono giunti con due automezzi in loco provenienti dal Comando di San Severo, di cui uno fornito anche di scala. Sul posto presidiavano i carabinieri della locale sezione, capeggiati dal comandante Antonio Acquaro, unitamente agli amministratori comunali con il sindaco Luigi Di Fiore in testa.
Intanto, i Vigili del Fuoco, in tenuta, sono saliti sul tetto del fabbricato , mettendo in atto gli estintori e con un lavoro certosino sono riusciti alla fine a debellare non solo l’incipiente incendio, ma anche tutti gli eventuali pericoli ad esso collegati. Solo a tarda ora, la gente ha cominciato a sciamare verso le rispettive case, mentre i due automezzi dei Vigili del Fuoco si allontanavano dal paese, soddisfatti di aver compiuto per l’ennesima volta un’azione nobile e meritoria per la comunità.
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.