L’incrocio di Casarinelli, situato tra San Marco in Lamis e Rignano Garganico, è da tempo al centro di discussioni a causa della sua pericolosità, dimostrata anche dall’ultimo incidente verificatosi di recente. Il problema non è nuovo, e le cause sono radicate in una combinazione di fattori strutturali e burocratici che coinvolgono i due comuni interessati. Oggi registriamo l’intervento di Nicola Saracino, ex-sindaco di Rignano e assiduo frequentatore del crocevia: “occorre mettere veramente in sicurezza quell’incrocio, prima che qualcuno si faccia male su serio”.
La problematica della precedenza.
“Il primo problema riguarda la precedenza. Secondo il Codice della Strada, chi proviene da Rignano Garganico dovrebbe avere la precedenza, essendo entrambe le strade provinciali (SP22 e SP28). Tuttavia, chi viene da Rignano è costretto a rispettare un segnale di Stop che appare illogico, creando una situazione di incertezza. Al contrario, chi proviene da San Marco in Lamis o Borgo Celano tende a percorrere l’incrocio a velocità elevata, ignorando la possibilità che un veicolo proveniente da Rignano debba immettersi nella carreggiata” – spiega Nicola Saracino, attuale membro del Consorzio servizi sociali (ambito di zona) dei comuni di San Marco in Lamis, San Giovanni Rotondo, Rignano Garganico e San Nicandro Garganio.
Visibilità e segnaletica.
“Un altro elemento cruciale è la scarsa visibilità. Lo specchio presente sull’incrocio, utilizzato per vedere le auto provenienti da San Marco, è giudicato troppo piccolo, distorcendo le distanze e dando agli automobilisti una percezione errata della posizione e della velocità dei veicoli in arrivo. Questo costringe chi arriva da Rignano a sporgersi eccessivamente per verificare il traffico, aumentando il rischio di incidenti” – aggiunge l’ex-primo cittadino.
Interventi proposti.
Saracino ha sottolineato poi la necessità di alcuni interventi semplici ma fondamentali per migliorare la sicurezza dell’incrocio.
Secondo l’ex-sindaco, basterebbero poche modifiche:
- Installare uno specchio più grande. Questo permetterebbe una visione chiara e realistica delle auto in arrivo da San Marco, evitando che gli automobilisti vengano tratti in inganno dalle dimensioni attuali.
- Limitare la velocità. La mancanza di un segnale di limitazione della velocità per chi proviene da San Marco è uno dei problemi principali. Ridurre la velocità in prossimità dell’incrocio potrebbe evitare comportamenti rischiosi e dare più tempo ai conducenti di reagire.
La questione politica e burocratica.
La mancanza di interventi, nonostante i rischi evidenti, sembra avere radici anche in una vecchia disputa tra i comuni di San Marco in Lamis e Rignano Garganico. Questa “guerra” burocratica sembra ostacolare la risoluzione di problemi strutturali che potrebbero essere risolti con un minimo di cooperazione tra le autorità locali.
La conclusione di Saracino.
“L’incrocio di Casarinelli rimane una trappola per gli automobilisti, con una segnaletica non adeguata e una gestione della viabilità che necessita di una revisione urgente. Gli interventi proposti dal sottoscritto potrebbero essere una soluzione efficace e immediata, ma occorre superare i contrasti tra le due amministrazioni per garantire finalmente la sicurezza di chi percorre questo tratto di strada”.
Giornalista, scrittore ed Infermiere. Dirige il quotidiano sanitario nazionale www.assocarenews.it.