Originale iniziativa quella dell’Auser /Spi Cgil di Foggia per rilanciare la lettura dei libri e il recupero della memoria del sapere. Ha creato degli appositi contenitori da installare nei punti strategici della città Capoluogo e negli altri centri della Capitanata.
Tanto per mettere, per ironia della sorte come normalmente si dice, al macero libri sgualciti ed inservibili e nuovi testi da leggere e da accrescere il proprio bagaglio di conoscenze in qualsivoglia branca, da quella tecnica e scientifica, alla narrativa, storia e tradizioni specie, quando vi sono di mezzo , non le solite ed affermate case editrici, ma autori locali che hanno sempre cose da dire sul territorio, ma che nessuno ancora prende in considerazione o poco conosce per scarsa pubblicità.
Domani, si inizierà con il popoloso quartiere del CEP del Capoluogo e dopo l’iniziativa coprirà con i “box” quelli che molti giovani a torto considerano depositi di spazzatura, attratti e quasi addormentati dalle fugaci notizie contenute dei social, fondati si sul globalismo, ma con scarso riferimento ai bisogni e all’evoluzione dell’umanità per quanto riguarda la crescita e il sapere culturale.
In seguito il progetto abbraccerà in primis, la sede centrale dell’Auser di Via della Repubblica, e subito dopo l’intera provincia, toccando città come Manfredonia, Cerignola, San Severo, ecc., nonché l’intero Comprensorio Garganico ed ovviamente anche San Marco in Lamis. Città, quest’ultima, che torna di nuovo a rifiorire come “Capitale della Cultura” per via di scrittori e storici noti come Pasquale Soccio, Tommaso Nardella e l’italo americano poliglotta Joseph Tusiani.
E questo, grazie anche al rilancio del locale Circolo Auser, retto da Angelo Del Vecchio che, assieme a giovani elementi d’avanguardia, è riuscito man mano a conquistare e a dominare l’intero distretto, con le sue originali iniziative promozionali.
Ormai non c’è più alcuna iniziativa di rilievo che non porti la sua firma. Si veda, tra l’altro, per ultimo, il premio “Giovanni Scarale”, scrittore e poeta sommo di San Giovanni Rotondo, nonché fondatore e frequentatore dell’antico “Sperone”, periodico e riferimento antico di cultura, che ha visto pochi giorni fa il tutto esaurito in termini di partecipanti, invitati e rappresentanti di tutte le voci culturali del posto. Evviva i libri e le biblioteche!
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.