Si presenta, quest’anno, densa, intensa e ricca di significato la festa della Madonna della Addolorata, a Rignano. Addirittura occuperà due giorni pieni di avvertite iniziative, legate non solo alla fede e devozione, ma anche alla sua storia e tradizione. Non per niente la stessa si collega ad un passato recente in cui l’ evento era assai sentito e diffuso nell’intera comunità. Poi, è subentrato una sorta di rallentamento generazionale, forse a causa dell’abbandono ed invecchiamento del simulacro, custodito e venerato nell’apposita nicchia situato non si sa da quanto tempo sul lato dx dell’Altare Maggiore nella bellissima e rinascimentale Chiesa Madre dell’Assunta. Chi scrive, ricorda che quando era ragazzo aveva assistito e vivamente commosso al pianto dirotto di una bella signora, che chiedeva la Grazia e la soluzione di un problema che l’affliggeva da tempo. Ma non si è capito mai quale fosse. Il ritorno ai fasti di una volta si è avuto soltanto una ventina di anni fa, con l’arrivo del giovane ed attivo parroco don Santino Di Biase, originario di Torremaggiore. Forse perché sospinto da un intimo e particolare bisogno, di cui finora nessuno è riuscito ad appurare, né lui a far trapelare. E’ stato Don Santino a provvedere al restauro radicale della statua presso artisti esperti di arte sacra. Gli stessi che hanno riportato al loro stato originario una decina di altre venerate figure in gesso, di cui addirittura si era persa la memoria. Parimenti è accaduto con l’aggiornamento delle antiche pratiche. rilevate attraverso la storia orale. In primis, appunto, la Processione per le vie principali del paese. Manifestazione fino a ieri relegata a solo Venerdì Santo con la tipica scorta delle ragazze o ‘verginelle‘ velate di nero con i simboli della crocifissione del Cristo sui cuscini. Manifestazione che si ripete ancora. L’intero programma è contenuto in un corposo manifestato affisso e diffuso in ogni dove (vedi foto), con descrizione appuntino di ogni singolo evento, a cominciare dalla processione odierna. Domani sera, a partire dalle ore 17.00, il tutto si terrà nella Chiesa Madre, con la presenza del vescovo , Mons. Giuseppe Mengoli. Bravo a Don Santino, Evviva la Festa dell’Addolorata!.
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.