Come più volte annunciato nelle scorse settimane, sono iniziate le manovre di avvicinamento tra varie forze e gruppi politici a Rignano Garganico. Nei prossimi giorni potrebbe esserci anche una clamorosa novità. Al momento la teniamo riservata fino a definitiva conferma.
A fine settembre partirà “lu capabbasce“, ovvero il giro di boa per l’attuale primo cittadino Luigi Di Fiore, eletto per il suo secondo mandato oltre due anni fa. Per gli esperti della politica è proprio dall’inizio dell’autunno prossimo che partiranno i primi seri movimenti di avvicinamento tra i diversi maggiorenti delle differenti anime politiche locali. Cosa significa? Che inizieranno i giochi delle alleanze, che porteranno ad una maggioranza diversa da quella attuale, così come avvenuto per il precendente mandato di Di Fiore e prima di lui per gli altri primi cittadini.
Al di là se l’attuale sindaco deciderà di ricandidarsi o meno (può farlo, ma ai suoi più stretti collaboratori avrebbe confidato di non volersi più mettere in gioco), le prossime elezioni amministrative saranno differenti da quelle precedenti, vuoi per la composizione delle liste, vuoi per il naturale avvicendarsi di chi chiede spazi e visibilità.
Ad esempio gira prepotente la voce di una possibile candidatura a sindaco di Giuseppe Nardella, carabiniere e vice-sindaco in carica (sempre che venga autorizzato dal Comando dell’Arma). Nominativo che piacerebbe a diversi esponenti delle due liste di opposizione (che restano astutamente in stand by). Di recente anche un sondaggio pubblico di Rignanonews.com lo aveva preannunciato.
Ma ci sarebbe pure l’ipotesi di un terzo uomo, un giovane professionista pluri-laureato (di cui al momento omettiamo il nome), che sarebbe preferito a tutti e due.
Poi bisognerà capire come si muoveranno i consiglieri di opposizione Giosuè Del Vecchio, sicuramente il politico più influente attualmente in carica (è anche consigliere provinciale e segretario garganico della Lista CON di Michele Emiliano), Emanuele Di Fiore (candidato sindaco di Viva Rignano Viva, imprenditore del posto) e Viviana Saponiere (eletta in maggioranza, ma oggi in minoranza, in chiara rottura con Luigi Di Fiore).
L’unica costante che unisce tutti i gruppi politici è che chi ha tradito il proprio elettorato per passare armi e bagagli in maggioranza, dopo le ultime elezioni comunali, sarà messo da parte. L’incoerenza in politica viene sempre punita dall’elettorato. Lo si fa soprattutto per non sembrare di essere sfigati. Anche in questo caso non vogliamo fare nomi, perché non ne vale veramente la pena.
Vi terremo informati man mano che ci saranno ulteriori novità, nel frattempo continuate a seguirci su www.rignanonews.com.
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.